La Bohème
(i garzoni partono).
La Bohème
(come nel Quadro I)
La Bohème
(I doganieri si scuotono)
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Quadro I – In soffitta
La Bohème
I platani che costeggiano il largo della barriera, grigi, alti e in lunghi filari dal largo si dipartono diagonalmente verso i due boulevards. Fra
La Bohème
(i Doganieri ritirano le panche e il braciere).
La Bohème
(la tosse e i singhiozzi violenti rivelano la presenza di Mimì)
La Bohème
(i fanciulli non vogliono andarsene: uno di essi scoppia in pianto: la mamma lo prende per un orecchio ed esso si mette a gridare che vuole i
La Bohème
(Dietro la cancellata chiusa battendo i piedi dal freddo e soffiandosi su le mani intirizzite stanno alcuni Spazzini)
La Bohème
«La voce di Mimì aveva una sonorità che penetrava nel cuore di Rodolfo come i rintocchi di un’agonia…
La Bohème
portano fuori una tavola e li segue un cameriere per nulla meravigliato di quella loro stramberia di voler cenare fuori: i borghesi alla tavola
La Bohème
(si apre con fracasso la porta in fondo ed entra Colline gelato, intirizzito, battendo i piedi, gettando con ira sulla tavola un pacco di libri
La Bohème
(Mimì si è ancora avvicinata alla finestra per modo che i raggi lunari la illuminano: Rodolfo volgendosi scorge Mimì avvolta come da un nimbo di luce
La Bohème
(Sull’angolo di via Delfino il venditore di «Cocco fresco» fa ottimi affari – i suoi bicchieri di ottone passano di mano in mano rapidamente a
La Bohème
Mimì dalla via d’Enfer, entra guardando attentamente intorno cercando di riconoscere i luoghi, ma giunta al primo platano la coglie un violento
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chiamavano a vicenda – frequentavano regolarmente il Caffè Momus dove erano soprannominati: I quattro Moschettieri: perché indivisibili.
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cortile: dalla finestra aperta entrano i raggi lunari, rischiarando così la camera)
La Bohème
; piccola, delicata… Il suo volto pareva un abbozzo di figura aristocratica; i suoi lineamenti erano d’una finezza mirabile…
La Bohème
All’alzarsi della tela c’è nel cielo e sulle case il biancheggiare incerto della primissima alba. Seduti avanti ad un braciere stanno sonnecchiando i
La Bohème
(dalla porta di mezzo entrano due garzoni, portando l’uno provviste di cibi, bottiglie di vino, sigari, e l’altro un fascio di legna. Al rumore i tre
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verso il Caffè Momus, cerca inutilmente Musetta e s’avvicina alla tavola: il cameriere che è lì presso, prende i conti lasciati da Musetta e
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(I garzoni partono.)
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(I doganieri si scuotono.)
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(La stessa scena del Quadro I).
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I platani che costeggiano il largo della barriera, grigi, alti e in lunghi filari, dal largo si dipartono diagonalmente verso i due boulevards. Fra
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(I Doganieri ritirano le panche e il braciere.)
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(La tosse e i singhiozzi violenti rivelano la presenza di Mimì.)
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(I fanciulli non vogliono andarsene; uno di essi scoppia in pianto: la mamma lo prende per un orecchio ed esso si mette a gridare che vuole i
La Bohème
(Dietro la cancellata chiusa, battendo i piedi dal freddo e soffiandosi su le mani intirizzite, stanno alcuni Spazzini.)
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«La voce di Mimì aveva una sonorità che penetrava nel cuore di Rodolfo come i rintocchi di un’agonia…
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portano fuori una tavola e li segue un cameriere per nulla meravigliato di quella loro stramberia di voler cenare fuori: i borghesi alla tavola
La Bohème
(Mimì si è ancora avvicinata alla finestra per modo che i raggi lunari la illuminano: Rodolfo, volgendosi, scorge Mimì avvolta come da un nimbo di
La Bohème
(Si apre con fracasso la porta in fondo ed entra Colline gelato, intirizzito, battendo i piedi, gettando con ira sulla tavola un pacco di libri
La Bohème
(Sull’angolo di via Delfino il venditore di «Cocco fresco» fa ottimi affari; i suoi bicchieri di ottone passano di mano in mano rapidamente a
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cortile: dalla finestra aperta entrano i raggi lunari, rischiarando così la camera.)
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Mimì, dalla via d’Enfer, entra guardando attentamente intorno cercando di riconoscere i luoghi, ma giunta al primo platano la coglie un violento
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chiamavano a vicenda – frequentavano regolarmente il Caffè Momus dove erano soprannominati: I quattro Moschettieri, perché indivisibili.
La Bohème
; piccola, delicata… Il suo volto pareva un abbozzo di figura aristocratica; i suoi lineamenti erano d’una finezza mirabile…
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All’alzarsi della tela c’è nel cielo e sulle case il biancheggiare incerto della primissima alba. Seduti avanti ad un braciere stanno sonnecchiando i
La Bohème
(Dalla porta di mezzo entrano due garzoni, portando l’uno provviste di cibi, bottiglie di vino, sigari, e l’altro un fascio di legna. Al rumore, i
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verso il Caffè Momus, cerca inutilmente Musetta e s’avvicina alla tavola: il cameriere che è lì presso, prende i conti lasciati da Musetta e